La speranza

Da architetto, forse dovrei sapere il nome di chi ha “inventato” la rotatoria con precedenza a sinistra per la circolazione stradale. Ma non lo so. Che Dio comunque lo abbia in gloria. La perdita di tempo, gli ingorghi, gli incidenti, la speculazione sull’uso dei semafori e quant’altro, sembrava ormai l’inevitabile pedaggio da pagare per la complessità della circolazione moderna e dunque della vita. Poi, un colpo di genio, e il problema sembra ragionevolmente risolto.

Bisogna dunque lavorare per nutrire la speranza che una nuova classe di politici, ossia di “artisti” della convivenza, sappia con analoga genialità trovare soluzione alla presente inibente complessità della vita che con l’intento di renderla più vivibile la sta ancor più ammorbando con complicazioni mortifere.

– Parte dell’umanità sta vivendo la sua più grave crisi da sovrapproduzione, il pianeta sta diventando un’immensa pattumiera, e noi… noi dobbiamo lavorare di più, aumentare la produttività per non essere schiacciati dalla concorrenza.

– Nel buon tempo antico, necessitando di un analgesico che so, per il mal di denti, rovistavo nella mai ordinata cassetta dei medicinali e leggendo le indicazioni sulla confezione trovavo comunque ciò che mi serviva. Oggi, per un’analoga necessità, lo scritto sulla confezione rimanda al foglietto illustrativo allegato (il bugiardino), che se riesco a trovarlo e non è stato scambiato con un altro, scopro che in realtà è un lenzuolo su cui è riportata un semicorso di medicina per semideficienti. Trovare la posologia e le indicazioni implica il paziente impegno per un’intera mezza giornata o quasi. Imprecando in malo modo, butto via tutto e rivado in farmacia.

– Ecc., ecc.

(pp) Dicembre 2009

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